Paolo Panzacchi
L'ultima stazione del mio treno

Patrick Fogli

28/05/15 I passeggeri del mese # , , ,

I passeggeri del mese: Patrick Fogli

I passeggeri del mese: Patrick Fogli

Oggi parliamo con grande piacere con Patrick Fogli, bolognese nato nel 1971, ingegnere informatico, definibile come uno degli scrittori noir di maggior talento della propria generazione, ci ha regalato libri di assoluto valore come “La puntualità del destino” e “Vorrei essere fumo” entrambi editi Piemme, sino all’ultima opera “Io sono Alfa” edita Frassinelli.

Chi è Patrick Fogli?

Uno che ama scrivere storie, che si guarda intorno. Uno pieno di domande senza risposta e che non smette di farsene di nuove.

“Io sono Alfa” è l’ultimo tuo romanzo. Una storia potente e molto dura. I protagonisti sono Gualtiero, Francesca e Paolo. Tutto comincia con una serie impressionante di esplosioni, una strage dopo l’altra. Com’è nata questa idea? Hai voluto raccontarci le paure che azioni di questo tipo potrebbero scatenare, è stato difficile scrivere queste sensazioni?

È nata con alcune domande. Come reagiremmo di fronte a una minaccia che fa veramente sul serio? Cosa non saremmo mai disposti a perdere del nostro modo di vivere? Che cosa, invece, saremmo disposti a sopportare per una sicurezza vera o presunta? Volevo raccontare una società spaventata, la nostra. Raccontare cosa siamo diventati, la superficialità, l’ignavia, la vigliaccheria. Volevo un libro che ci mettesse a nudo, usando la paura – con cui conviviamo da almeno un ventennio – come catalizzatore.

Gualtiero è un politico, Francesca è un chirurgo e Paolo un giornalista. Come hai costruito i tuoi personaggi? Quali punti hanno in comune?

Semplificando potrei risponderti che il loro punto in comune è Alfa. In realtà sono tutti e tre alla ricerca di un punto di orientamento che non trovano più. Alcuni lo hanno già perso, all’inizio del romanzo, altri lo perderanno per l’arrivo di Alfa e tutti e tre dovranno pensare a cosa siamo diventati, mettendo al centro del ragionamento loro se stessi, la loro paura, la loro rabbia, il loro bisogno di verità, con la maiuscola o senza.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sto scrivendo una storia che ha a che fare con l’identità, un altro tema che mi interessa molto. E ho qualche romanzo che mi gira per la testa. Vediamo cosa salta fuori.

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Fazzoletto da tasca colorato, occhiali sulla punta del naso per darmi un tono, centomila idee nelle tasche e bollicine nel bicchiere. Questo sono io.
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