Paolo Panzacchi
L'ultima stazione del mio treno

L’ultima stazione del mio treno

04/01/15 L'ultima stazione del mio treno

Passi

Passi

Le suole schiaffeggiano l’asfalto, nella nebbia, di notte. I passi di chi insegue, di chi cerca, senza trovare.

Se stesso.

 

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01/01/15 L'ultima stazione del mio treno

Fuori posto

Fuori posto

Quel senso di disagio mai sopito di chi dovrebbe essere ovunque tranne nel posto in cui è.

Quel senso di disagio che prova un pinguino ai Caraibi, tipo.

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15/12/14 L'ultima stazione del mio treno

Last train of the day

Last train of the day

E’ il problema di quando si arriva tardi agli aperitivi.

E’ il problema di quando si arriva tardi all’osteria.

E’ il problema di quando si arriva tardi al tavolo della vita.

E’ il problema di quando si arriva tardi nel mondo del lavoro.

E’ il problema di quando si arriva tardi. E basta.

E’ l’ultimo treno e non è che puoi metterti a fare della filosofia sul fatto che non sia moderno e  veloce, pulito e profumato, carino e ben frequentato.

E’ l’ultimo. E basta.

Dopo questo la nebbia dei rimpianti e il freddo sotto un cartone fino a quando la stazione non riaprirà. E basta.

 

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14/12/14 L'ultima stazione del mio treno

Walking

Walking

Camminare fa bene alla salute, mi hanno detto.

Camminare ci porta in molti luoghi, dove qualcuno ci avrà chiesto di andare, dove noi vogliamo andare.

Ci sarà poi quella volta in cui andremo e basta. Cammineremo e basta.

Liberi.

Sarà talmente bello che neanche ci chiederemo dove saremo finiti.

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09/12/14 L'ultima stazione del mio treno

No time

No time

Dostoevskji diceva che quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità il tempo non esisterà più. E’ forse per questo che ognuno riesce durante una giornata a controllare l’ora in almeno dieci modi differenti?

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08/12/14 L'ultima stazione del mio treno

Grandi

Grandi

Il momento stesso in cui la forza che senti dentro è più grande del corpo che ti trascini dietro, ecco, questo significa diventare grandi.

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03/12/14 L'ultima stazione del mio treno

The bridge

The bridge

I passi verso il ponte sono sempre difficili. Di che ponte parlo? Di quello sospeso, di quello sotto al quale nulla scorre se non la schizofrenia dello trascorrere del tempo.

Corri e non guardare, corri. Prima o poi l’altra parte del tuo mondo arriverà.

Corri. La strada è lunga, prendi fiato prima di partire.

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26/11/14 L'ultima stazione del mio treno

L’ombra nera

L’ombra nera

 

Corre corre, l’ombra nera.

La corsa e la rincorsa, il rumore dei passi.

Non cercarla, l’ombra, sarà lei a trovare te.

E’ come i giochi pericolosi quando si è bambini. E’ come il fuoco. Il forno caldo. Il famoso cane che dorme.

Corre corre,  poi arriva.

 

 

 

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11/11/14 L'ultima stazione del mio treno

11.11.2014 L’ultima stazione

11.11.2014 L’ultima stazione
 
Sono salito su questo treno quattro anni fa. Esattamente L’undici Novembre del 2010. Abbiamo viaggiato molto, ci siamo spinti oltre ogni confine, conosciuto il mondo per com’è e ho provato, con voi, a immaginare come dovrebbe essere.
 
La condivisione del mio pensiero con ognuno di voi, più di 28.000 in questi quattro anni, è stata il sale della passione per la scrittura, per la sacra ironia e la mia ruvidità espressiva. 
 
In tanti, dicevo, siete saliti, scesi, risaliti. In tanti avete iniziato il viaggio e siete rimasti fino a oggi, fino all’ultima stazione. 
 
Cos’è realmente L’ultima stazione del mio treno? 
 
In questi anni mi è stato chiesto e non ho mai risposto.
 
Oggi, quella risposta, ve la devo, me la devo.
 
L’ultima stazione del mio treno è la crescita, la mia, la vostra. E’ un percorso di maturazione, personale e artistica. 
 
Ho imparato che, nella vita, non si può essere “i migliori”, nella vita conta essere.
 
“Ho fatto un lungo viaggio e sono cambiato.”. Questa è stata la frase con la quale molti anni fa iniziai un discorso con un amico. Così dissi, a lui per primo, che avevo qualcosa da dire, da raccontare da condividere, era Agosto del 2004. Sono passati dieci anni. Sono ancora qua, sono cresciuto. Ho fatto un altro lungo viaggio e sono ancora cambiato.
 
Ho ancora molte cose da dire. 
 
Le scopriremo, se vi andrà, insieme.
 
Grazie per ogni stazione che avete visitato con me.
 
(Lacrimuccia, commozione mista orgoglio. Fra qualche tempo ci vedremo qua http://www.paolopanzacchi.it/ )

 

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Fazzoletto da tasca colorato, occhiali sulla punta del naso per darmi un tono, centomila idee nelle tasche e bollicine nel bicchiere. Questo sono io.
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